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LE
PIÙ BELLE LEGGENDE DI NATALE...
DA RACCONTARSI SOTTO L'ALBERO |
Come
nasce la tradizione di addobbare l'albero di Natale?
Perché il vischio è un simbolo natalizio?
Chi era davvero Babbo Natale? Leggende e curiosità,
non sempre con fondamento storico, per un Natale all'insegna
della magia. |
DAL
CEPPO ALL'ALBERO DI NATALE |
Tante
sono le leggende che narrano di come l'albero di Natale
sia diventato a un certo punto il simbolo di questa
festa. Storicamente, però, quella dell'albero è una
tradizione antica che risale alle popolazioni germaniche
e che è stata in seguito ripresa dal cristianesimo
e inglobata all'interno delle sue usanze. Data la rigidità
dei loro inverni, le popolazioni germaniche, in particolare
i Teutoni, usavano durante i solstizi invernali
piantare un grosso abete ornato di ghirlande e bruciare
un enorme ceppo nel camino per festeggiare il passaggio
dall'autunno all'inverno. Sia l'abete che il ceppo
avevano un significato simbolico: si bruciava il passato
e, dal modo di ardere del legno, si cercavano di cogliere
i presagi su come sarebbe stato il futuro. |
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La cenere
prodotta veniva, poi, raccolta e sparsa nei campi
nella speranza di abbondanti raccolti. I simboli
odierni del Natale e delle attuali decorazioni natalizie
erano già tutti presenti: l'abete, le scintille dei
focolari.... Il Cristianesimo non ha fatto altro
che riprendere questi simboli e queste usanze, inglobandoli
nelle sue tradizioni: l'abete indica l'Albero della
vita di cui parla la Bibbia, le lucine simboleggiano
la luce dello Spirito Santo, le decorazioni testimoniano
la generosità di Dio nei confronti degli uomini… Col
tempo, la tradizione di addobbare un grosso abete o
un pino per Natale si estese a moltissime popolazioni
europee, soprattutto nordiche, approdando, quindi, negli
Stati Uniti dove divenne un vero e proprio simbolo natalizio.
A metà dell'Ottocento, alcuni fabbricanti
svizzeri e tedeschi cominciarono a produrre in
modo artigianale prima, e industriale poi, le prime
decorazioni modernamente intese, pratica questa che
si diffuse in quasi tutti i Paesi Occidentali. In Italia,
l'usanza di addobbare l'albero per Natale fu importata
alla fine del 1800 dalla regina Margherita, moglie di
Umberto I, che fu la prima ad allestirne uno nelle sale
del Quirinale dove la famiglia reale risiedeva. |
UN
BACIO SOTTO AL VISCHIO |
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Una volta, in un paesino di montagna, viveva un vecchio
solitario, che aveva sempre anteposto il denaro e gli
affari all'amore per il prossimo e per gli altri. Era
talmente avido che spesso, durante la notte, si alzava
per contare il suo denaro senza riuscire più
ad addormentarsi, ed era così disinteressato
alle vicende altrui, che nessuno in paese gli voleva
bene. Una notte di dicembre, era quasi Natale, dopo
aver contato gli incassi della giornata e non riuscendo
a prendere |
sonno, il
vecchio decise di andare a fare una passeggiata. Nonostante
fosse una notte buia e fredda, in lontananza, si sentivano
canti e risate di bambini. A un tratto, udì qualcuno
che pronunciava il suo nome, gli chiedeva aiuto e lo
chiamava "fratello". Non avendo né
fratelli né sorelle, il vecchio si stupì
molto della cosa. Per tutta la notte continuò
ad ascoltare le voci che raccontavano storie tristi
e allegre, tutte quelle storie di vita quotidiana da
cui lui, da sempre, aveva deciso di stare alla larga,
di non interessarsene e scoprì la vita che si
nascondeva dietro ogni persona. Iniziò a piangere,
e pianse per tutta la notte senza mai smettere. La
mattina dopo, le sue lacrime non erano sparite ma risplendevano
appese al cespuglio sul quale lui si era appoggiato:
era nato il vischio. L'usanza nordica vuole che
il vischio, dono degli dei agli uomini, sia regalato
all'inizio del nuovo anno come augurio e come oggetto
magico per scacciare demoni e malefici. Con questo
significato, viene appeso nel periodo natalizio sugli
usci e alle finestre come potente talismano. Per
una coppia, il gesto di baciarsi sotto al vischio sta
a significare l'imminenza delle loro nozze (di solito
entro l'anno). |
LA
VERA STORIA DI BABBO NATALE |
Babbo Natale, lo sanno tutti, è un vecchio signore,
grasso e rubicondo, che vive al Polo Nord. I
suoi aiutanti sono piccoli folletti del bosco e il suo
mezzo di trasporto una slitta trainata da renne. Ma
Babbo Natale è esistito veramente
era un
certo San Nicola, vescovo della città di Myra,
che dopo la sua morte divenne procacciatore di abbondanza
per le famiglie povere
. Secondo alcuni, il vescovo
era entrato in possesso di un oggetto magico, il Graal,
grazie al quale aveva raggiunto la facoltà di
produrre abbondanza da regalare. Da quel momento, Nicola
divenne il dispensatore di doni, soprattutto per i bambini
poveri e buoni. A testimonianza di ciò, il
fatto che nei paesi anglosassoni Babbo Natale è
chiamato Santa Claus, che tradotto significa San Nicola.
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